Oggi ricordiamo l’uomo che ha inventato lo strumento musicale più popolare al mondo (il pianoforte): Bartolomeo Cristofori

Oggi ricordiamo l’uomo che ha inventato lo strumento musicale più popolare al mondo (il pianoforte): Bartolomeo Cristofori

La prima menzione di un piano è in un inventario di Ferdinando de’ Medici del 1700 per il quale era un…
 

L’amore è come suonare il piano.
Prima devi imparare a suonare secondo le regole.
Bartolomeo Cristofori

Bartolomeo Cristofori nasce a Padova nel 1655. Di lui si sa poco fino a quando, nel 1688, inizia a lavorare per il principe Ferdinando de’ Medici (erede di una delle famiglie più potenti della Toscana). A quel tempo, Cristofori è già un produttore e tecnico di strumenti musicali. Ferdinando assume Cristofori per occuparsi del suo serraglio di strumenti musicali – e probabilmente perché aveva sentito dire che anche Cristofori era un inventore piuttosto curioso.

La prima menzione di un piano è contenuta in un inventario degli strumenti di Ferdinando del 1700. Si tratta di “Un Arpicembalo di Bartolomeo Cristofori di nuova inventione, che fà il piano, e il forte, a due registri principali unisoni, con fondo di cipresso senza rosa….” oppure: “un “Arpicembalo di Bartolomeo Cristofori, di nuova invenzione che produce suoni morbidi e forti, con due serie di archi all’unisono, con tavola armonica di cipresso senza rosa … “. Il nome pare derivi dalla frase “che fa il piano, e il forte”, perché può suonare sia il piano che il forte.

I primi pianoforti erano molto diversi dagli strumenti moderni: non c’erano pedali, la tastiera era molto più corta e l’intero strumento molto più piccolo. Se oggi si potesse ascoltare uno di questi primi pianoforti, suonerebbe anche molto diverso rispetto a quello attuale: molto più silenzioso e molto meno risonante di un piano moderno, come per esempio uno Steinway. A differenza di un clavicembalo – uno strumento a tastiera di poco precedente – il suono di un piano è generato da martelli che colpiscono le corde accordate.

Quando una persona preme un tasto, uno smorzatore rilascia la corda e il martello colpisce la corda, creando il suono. Quando invece rilascia la chiave, l’ammortizzatore ritorna alla corda fermandola vibrando. Il pedale sustain sul piano moderno mantiene gli smorzatori sollevati in modo che, anche quando una persona produce una nota, la corda continua a vibrare e il suono dura più a lungo. Il piano moderno di oggi utilizza essenzialmente la stessa azione a martello del primo strumento di Cristofori di diversi secoli fa.

Nonostante tutto il piano non decollò immediatamente – probabilmente perché era incredibilmente complicato da costruire come lo è ancora oggi. Ma una volta che i compositori iniziarono a usarlo, il piano divenne presto lo strumento più alla moda del momento a causa del suo volume, versatilità e possibilità espressive.

In cover: Bartolomeo Cristofori.
L’immagine è stata adattata, l’originale si trova qui: wikimedia

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