La prima immagine di Breaking Bad è quella di un uomo disperato e apparentemente pronto ad un ultimo folle gesto prima della resa. Un incipit potente e certamente molto accattivante che rappresenta il modo migliore per conquistare fin da subito l’attenzione dello spettatore.
Un mix di fattori portano il protagonista a trasformarsi: la poco felice scoperta del cancro, la trattativa con Jesse Pinkman e la necessità di guadagno. Questo non porta certo ogni uomo a decisioni estreme ma la storia di W.W. è singolare. Walter White è una mente brillante ma è costretto ad arrotondare lo stipendio mensile lavorando in un autolavaggio, ha un figlio disabile e deve prendersene cura e un cancro inoperabile. La sua è una vita intera passata ad essere una brava persona, senza avere nulla in cambio.
Jesse Pinkman è il catalizzatore delle intenzioni di Walt. Le sue compagnie deleterie e la sua lontananza dalla famiglia, creano un perfetto contrasto con la pazienza e l’attaccamento alla famiglia del suo vecchio professore. Nell’istante in cui W.W. decide di produrre metanfetamine passa dall’essere Walt a diventare Heisenberg l’indiscusso numero uno della produzione di meth.
Breaking Bad è quella terrorizzante, perfetta e sublime sintesi di ogni cosa che ci emoziona e ci distrugge.
Andrea Paci
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