Il 12 novembre 1915 nasceva uno dei maggiori esponenti della nuova critica francese di orientamento strutturalista: Roland Barthes

Roland Barthes della nuova critica francese strutturalista

Saggista francese e critico sociale e letterario. La semiotica, i simboli…
 

Il 12 novembre 1915 nasceva uno dei maggiori esponenti della nuova critica francese di orientamento strutturalista: Roland Barthes

Roland Gérard Barthes nasce a Cherbourg (Francia), saggista francese e critico sociale e letterario i cui scritti sulla semiotica, lo studio formale di simboli e segni introdotti da Ferdinando di Saussure, contribuirono a stabilire lo strutturalismo e la nuova critica come principali movimenti intellettuali. Roland Barthes studia all’Università di Parigi, dove si è laurea in lettere classiche nel 1939 e in grammatica e filologia nel 1943. Dopo aver lavorato (1952-59) al Centre National de la Recherche Scientifique, entra all’École Pratique des Hautes Études. Nel 1976 diviene il primo a ricoprire la cattedra di semiologia letteraria al Collège de France.

Opere

Il suo primo libro, “Le Degré zéro de l’écriture” (1953; Writing Degree Zero), è un manifesto letterario che esamina l’arbitrarietà dei costrutti del linguaggio. Nei libri successivi – tra cui “Mythologies” (1957), “Essais critiques” (1964; Critical Essays) e “La Tour Eiffel” (1964; La Torre Eiffel e altre mitologie) – applica lo stesso apparato critico alle “mitologie” (cioè, il nascosto ipotesi) dietro i fenomeni culturali popolari dalla pubblicità e moda alla Torre Eiffel e il wrestling. Il suo “Sur Racine” (1963; On Racine) scatena un fermento letterario in Francia, mettendo in collisione Barthes contro gli accademici tradizionali che pensano che questa “nuova critica”, che vedeva i testi come un sistema di segni, stia dissacrando i classici. Ancora più radicale è S / Z (1970), un’analisi semiologica linea per linea di un racconto di Honoré de Balzac in cui Barthes sottolinea il ruolo attivo del lettore nella costruzione di una narrazione basata su “spunti” nel testo.

Lo stile letterario

Lo stile letterario di Barthes, che risulta sempre stimolante sebbene a volte eccentrico e inutilmente oscuro, viene ampiamente imitato e parodiato. Alcuni ritengono che le sue teorie contengano intuizioni geniali, mentre altri le considerano semplicemente come perverse “controvance”. Ma alla fine degli anni ’70 la statura intellettuale di Barthes è praticamente incontrastata e le sue teorie sono diventate estremamente influenti non solo in Francia ma in tutta Europa e negli Stati Uniti. Altri importanti pensatori francesi radicali che hanno influenzato o sono stati influenzati da lui hanno incluso lo psicoanalista Jacques Lacan, il filosofo e storico Michel Foucault e il filosofo Jacques Derrida.

Due dei libri successivi di Barthes stabiliscono la sua reputazione tardiva come stilista e scrittore. Pubblica poi una “antiautobiografia”, Roland Barthes di Roland Barthes (1975, Roland Barthes di Roland Barthes), e i suoi “Fragments d’un discours amoureux” (1977; A Lover’s Discourse), un racconto di una dolorosa storia d’amore, era così popolare che ha rapidamente venduto più di 60.000 copie in Francia. Barthes muore a 64 anni per le ferite riportate dopo essere stato investito da un’automobile. Sono diverse le pubblicazioni postume di raccolte dei suoi scritti, tra cui A “Barthes Reader” (1982), a cura della sua amica e ammiratrice Susan Sontag, come “Incidenti” (1987). L’ultimo volume rivela l’omosessualità di Barthes, mai dichiarata pubblicamente. “Barthes’s Oeuvres complètes” (“Opere complete”) viene pubblicata in tre volumi nel 1993-95.

In cover: Roland Barthes. Fonte della foto originale: www.biography.com

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