Intersoggettività: comunicazione emotiva e musicalità nella diade madre-bambino - Parte I

Intersoggettività: comunicazione emotiva e musicalità nella diade madre-bambino – Parte 1°

…tra vocalizzi ed espressioni…
 

Intersoggettività: comunicazione emotiva e musicalità nella diade madre-bambino – Parte 1°

Nello sviluppo dell’essere umano il ruolo primario è svolto dall’aspetto relazionale e comunicativo delle emozioni. Le emozioni sarebbero una specie di linguaggio naturale e innato, musicale e intenzionale. Il neonato è predisposto per natura ad entrare in relazione con l’altro tramite gesti intenzionali (protoconversazioni verbali-non-verbali) mediati dall’espressione emotiva. Nelle interazioni diadiche di tipo psicologico l’espressione vocale e gestuale è quell’atto sensomotorio regolato e strutturato in modo sincronico (sintonizzazione affettiva) che dà vita all’attaccamento intimo e affettivo (Trevarthen & Aitken, 2003).

Nell’interazione madre-bambino, intesa come manifestazione di tipo comunicativo-emozionale in cui i due partner regolano psicologicamente l’empatia tramite l’espressione ritmico-musicale delle emozioni, lo scambio comunicativo è il risultato della combinazione tra vocalizzi e precisi movimenti espressivi che coinvolgono i muscoli facciali e il movimento di mani e gambe: gestualità, mimica e protusione delle labbra sono atti protoconversazionali (Bruner, 1979). Lo sviluppo del linguaggio, per altro, ha inizio con la realizzazione di suoni e vocalizzi nei quali l’elemento essenziale non è dato dal linguaggio ma dai parametri acustico-melodici che li compongono.

Intersoggettività

La intersoggettività che si realizza nell’interazione diadica si dà come consapevolezza empatica innata, un primitivo senso di sé supportato da competenze percettive e comunicative interpersonali, comprensione di sé e dell’altro come di due stati mentali che possono essere condivisi.

Secondo Trevarthen, i neuroni oscillatori e i neuroni specchio si attiverebbero come risposta alla percezione del ritmo vocale tramite il movimento fisico ad esso associato dando un senso all’imitazione dei movimenti che stanno generando quel ritmo. Le evidenze sperimentali sui neuroni specchio fanno ipotizzare la presenza di un ‘meccanismo di risonanza’ in grado di mettere in corrispondenza il proprio comportamento motorio con quello altrui.

È un meccanismo neurofisiologico innato che attiva la sintonizzazione inconscia e pre-riflessiva di sé con l’altro (Rizzolatti et al. 2002). È per questo che la intersoggettività si propone come teoria basata sul ritmo conversazionale e interazionale in quanto funzione innata preposta al controllo delle dinamiche significative di reciprocità che si attua nell’agganciarsi reciproco tra movimento sensomotorio e vocalizzo.

Empatia relazionale

La predisposizione innata all’empatia relazionale è rappresentata e garantita dallo Intrinsic Motive Formation, IMF, e dallo Emotional Motor System, EMS, che formano la base neurobiologica della natura narrativa ed emozionale dell’interazione madre-bambino (Trevarthen, 2001). Lo IMF attiva processi di comunicazione emozionale collegando il movimento articolatorio con l’espressione emotiva. Lo EMS ha il compito di trasdurre le informazioni generate con lo IMF nell’espressione emotiva dando vita agli emotional displays, combinazione di voce, mimica e articolazione degli arti che si manifesta come segnale musicale-temporale, indice di stati interiori (motive-states) e intenzioni significative.

Alessandro Bigarelli

BIBLIOGRAFIA

  • Bruner, J. S. (1979). Learning how to do things with words. In Arondson D. and Rieber R. (Ebds.), Psycholinguistic research, pp. 265-284, Erlbaum, Hilsdale, NJ.
  • Rizzolatti, G., Fadiga, L., Fogassi, L., Gallese, V. (2002). From mirror neurons to imitation: Facts and speculations. In Meltzoff A.N. and Prinz W. (Ebds.), The imitative mind, Cambridge University Press.
  • Trevarthen, C. (2001). Intrinsic motives for companionship in understanding: Their origin, development, and significance for infant mental health. Infant mental Health Journal, 22 (1-2), pp. 95-131; The musical art of infant conversation: Narrating in the time of sympathetic experience, without rational interpretation, before words. Musicae science (Special Issue), pp. 11-37 (Musicae Science, 2008: 15-48).
  • Trevarthen, C., Aitken, K. J. (2003). Intersubjectivité chez les nourissons: recherché, theorie et application clinique. Devenir, Numero Special 4, volume 15, pp. 309-428.

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