L'Approccio Neureka

F598 – J632

F598 – J632 (1863-1862)

The Brain is wider than the Sky
For put them side by side
The one the other will contain
With ease and You beside
The Brain is deeper than the sea
For hold them Blue to Blue
The one the other will absorb
As Sponges Buckets do
The Brain is just the weight of God
For Heft them Pound for Pound
And they will differ if they do
As Syllable from Sound

Emily Dickinson, 1924

Premessa

Per pensare in modo innovativo bisogna porci domande più efficaci.
Domande che implichino un cambiamento di paradigma, verso una visione più ampia e complessa del mondo.
La capacità di sfidare un mercato sempre più competitivo e clienti molto più equipaggiati nelle scelte, sempre più selettivi, diffidenti, meno fedeli ai brand e con una marcata sensibilità verso la privacy e la sicurezza, richiede una comprensione profonda delle istanze che muovono le loro decisioni.
È evidente come i clienti finali si siano evoluti in un panorama in cui le possibilità si sono moltiplicate e differenziate sia a livello simbolico sia a livello tecnologico. Nonostante ciò il modo di fare comunicazione e di praticare il marketing sono rimaste qualche passo indietro.
Il risultato è che i metodi per capire gli utenti non si sono evoluti quanto i consumatori stessi. Continuano ad essere impiegati strumenti tradizionali familiari ma oramai inefficaci che portano le aziende a fraintendere le scelte dei consumatori.
Così i prodotti e i messaggi creati attraverso tali strumenti e metodi contribuiscono a mantenere un divario tra aziende e clienti finali.
Non si realizza la cosiddetta “mente del mercato” (definizione di G. Zaltman, 2003), luogo ideale in cui si attua l’interazione dinamica tra i pensieri dei consumatori e quella degli esperti di comunicazione e di marketing al servizio delle aziende.
Questa interazione dinamica richiede la conoscenza dei processi consci e inconsci che determinano il risultato di ogni adesione ad un servizio e di ogni decisione di acquisto.
Allora la sfida verso il cambiamento necessita di un mutamento di paradigma del cliente, un paradigma che contempli la conoscenza più profonda di ciò che muove le scelte dell’uomo nel mercato dei consumi. Questa conoscenza è sempre più attuabile grazie ai contributi di studi e ricerche svolti in domini apparentemente lontani dal mercato, ma assolutamente vicini all’utente in quanto uomo. Oggi è possibile porci quelle domande efficaci in sintonia con un mondo mutevole e complesso.
Neureka può aiutarvi a trovare quelle risposte.

Chi siamo

In linea con l’evoluzione di un mercato sempre più competitivo, siamo una rete di professionisti specializzati coordinati da un case manager, un team che fa della comunicazione integrata il proprio punto di forza. Il progetto NEUREKA, poggia le proprie basi sulla metafora della connessione neurale umana e del cervello con l’intento di unificare da un lato e rafforzare dall’altro il concetto di sinergia (neuroni collegati all’interno di un unico cervello).
Non solo, ma la peculiarità insita in tale progetto, e che ci distingue dalle altre realtà professionali che si occupano di comunicazione* – anche in merito a forme di consulenza, ricerche di mercato, formazione, marketing, etc – riguarda anche e soprattutto il fatto di potersi avvalere di consulenti specializzati in NeuroComunicazione.
Ci avvaliamo della collaborazione di numerosi professionisti (psicologi-psicoterapeuti, esperti di neuroscienze, filosofi, linguisti e semiologi, etc.) con esperienza ventennale nel loro campo d’indagine, e realtà aziendali presenti sul territorio nazionale che si occupano di comunicazione ad ampio spettro.
Grazie alla supervisione di esperti in questo ambito di indiscusso valore e livello, i prodotti e i servizi vengono progettati e realizzati dalla ns azienda attraverso l’integrazione tra il concepimento di idee (creatività) e tecniche di NeuroComunicazione verbale, visiva e interpersonale.

* Si intendono tutte quelle realtà aziendali (o consulenti/formatori) in cui la comunicazione è fondamentale e intrinseca all’interno dei loro servizi. Siamo tra i pochi in Italia e in Europa a poter offrire questo, proprio perché andiamo a colmare quelle lacune che ormai saturano il mercato e le aziende.

A chi è rivolto

“Neureka” è quindi un progetto che nasce per rivolgerci a quelle medie e grandi realtà del territorio che abbiano la necessità di comunicare in modo originale, sofisticato e sempre all’avanguardia. Pertanto, il progetto “Neureka” può essere applicato a qualsivoglia realtà aziendale (start up, medio-grandi, anche realtà piccole) o persona, in maniera trasversale un po’ su tutto quello che è “il suo comunicare”.

A cosa serve

In questo modo l’approccio “Neureka” ci permette di rendere più efficace ogni tipo di progetto in quanto la sua applicazione trasversale si presta a tutti i tipi di modalità che l’azienda o il singolo utilizza in quanto “comunicazione”.

IMMAGINATE LE COSE PIÙ CLASSICHE: la scelta di un nome di un azienda/prodotto, realizzazione di un logo, una campagna pubblicitaria, un video, un sito web, etc.

PROVATE AD ANDARE OLTRE: analisi, ricerche di mercato, consulenza, formazione.
Lo sforzo nostro è quello di portare risultati concreti alle aziende, di non fermarsi solo a ciò che va di moda ad oggi.

Cosa vorreste per la vostra azienda?

Riuscire ad ottimizzare gli investimenti e riuscire ad avere e a intraprendere la strada più ottimale per raggiungere i vostri obiettivi.
Così da ridurre: i tentativi, i tempi, gli investimenti.
Ecco perché abbiamo denominato i nostri servizi:
NeuroRicerca
NeuroComunicazione
NeuroMarketing
NeuroFormazione
NeuroConsulenza

Proprio per guidarvi e prendervi per mano a realizzare i vostri sogni/obiettivi, accompagnandovi nello scalare quella montagna passo passo fino a raggiungere la vetta (i 5 step che segnano il percorso della NeuroConsulenza), usando gli strumenti più idonei e se necessari a raggiungere quel traguardo prefissato e insieme.

Perché è importante

La maggior parte delle persone e delle realtà aziendali, quando lavorano, intervengono quasi sempre su aspetti superficiali e coscienti, e non vanno a captare e analizzare le motivazioni più profonde dei consumatori/clienti/colleghi.

Facendo così, vengono perse occasioni/opportunità, montagne di denaro e un mare di tempo.
Immaginate di avere un arco e una sola freccia a vostra disposizione, con “Neureka” aumentano le probabilità di fare centro con meno dispendio di tempo, denaro e risorse umane.

Raggiungere quegli obiettivi prima dei vostri competitor!

In che modo siamo diversi

Oltre a ricorrere, quando riteniamo più opportuno, a quegli strumenti biomedici più recenti provenienti dal mondo scientifico (neuroscienze), applichiamo costantemente quelle metodiche comunicative verbali e non verbali che ci contraddistinguono (NeuroComunicazione), cercando di esplorare quella parte più sommersa della nostra mente e del nostro cervello allo scopo di sintonizzarsi con la parte più profonda di ognuno di noi.

In altre parole, consideriamo il cliente, sia esso azienda, consumatore, utente o acquirente, un soggetto che, in quanto tale, è sistema complesso composto da un corpo, un cervello e soprattutto una mente. Anche laddove ricorriamo alla scienza (strumenti di NeuroMarketing) privilegiamo comunque la relazione e l’aspetto qualitativo emozionale del confronto sia che svolgiamo una ricerca sia che impostiamo una strategia di comunicazione.

Il metodo

Neureka poggia dunque le sue fondamenta su concetti e si avvale di metodologie provenienti:

1. dalla Linguistica Cognitiva
2. dalle Scienze del Cervello e della Mente
3. dalle Tecniche di Comunicazione
4. dagli studi sul Comportamento Non Verbale
5. dall’Economia Comportamentale

 

 

 

6. Dalla Linguistica Cognitiva, lo studio dei frame, delle metafore concettuali e di quelle profonde, fino alle ricerche sul rapporto fra cervello-mente e comunicazione politica.

Noi pensiamo per immagini. La nostra comprensione del mondo dipende da frames e da metafore. (G. Lakoff)

 

 

 

7. Dalle Scienze del Cervello e della Mente (Neuroscienze, Filosofia della Mente, Psicologia) attraversando le diverse afferenti discipline specialistiche come la neurofisiologia e la neurobiologia, la “neonata” neuroestetica, la neuropsicologia e la psicofisiologia, la psicolinguistica, l’epistemologia, etc.

  • Circa il 98% dei nostri pensieri non è conscia ma sta sotto il livello della coscienza (G. Lakoff).
  • L’emisfero destro, sede dell’inconscio, è quella parte di cervello che fa cose di cui non mi accorgo (S. Freud).
  • È il linguaggio dell’emisfero destro perché in esso l’immagine del mondo è concepita ed espressa (P. Watzlawick).

 

 

 

8. Da alcune Tecniche di Comunicazione traslate dalle Brief Therapy, dalla Programmazione Neurolinguistica, dallo stile relazionale tipico del Counseling fino alla pratica del Coaching.

In particolare, i modelli basati sulla comunicazione: attraverso l’applicazione del paradigma biopsicosociale (paradigma centrato sul cliente), il ricorso ad alcuni strumenti comunicativi ispirati alle metodiche strategiche di Milton Erickson, alla pragmatica della comunicazione di Paul Watzlawick diffusa e sviluppata in Italia da Giorgio Nardone.

Nello stato di trance puoi lasciare che la tua mente inconscia passi in rassegna il vasto deposito di cose che hai appreso, nel corso della tua vita. Ci sono molte cose che hai imparato senza saperlo. E molte delle conoscenze che ritenevi importanti a livello conscio sono scivolate nella tua mente inconscia. (M. Erickson)

 

 

9. Dagli studi di autorevoli psicologi relativamente al Comportamento non Verbale e all’espressione delle emozioni in contesti interpersonali. Il sistema di codifica delle espressioni facciali di Hjortsjö, FACS (Facial Action Codying System) diffuso e reso noto da Ekman, Friesen e Hager; nonché il modello matematico ideato da Gottman, lo SPAFF (Specific Affect Coding System), applicato alle relazioni interpersonali.

Possiamo distogliere lo sguardo da un volto, ma non possiamo sfuggire al suono di un emozione. (P. Ekman)

 

 

 

10. Dalle ricerche di Economia Comportamentale: in particolare su euristiche e bias (errori) che intervengono nei processi decisionali in condizioni di incertezza.

Le “valutazioni di base” svolgono un ruolo importante nel giudizio intuitivo, perché tendono a sostituire a un giudizio difficile uno più facile: è questa l’idea essenziale alla base delle euristiche e dei bias. (D. Kahneman)