1. ANALISI COMUNICAZIONE
    (dal punto di vista neurocomunicativo: analisi concorrenza, studio esplorativo di settore, identificazione gap o bisogno, analisi della comunicazione verbale/non verbale interna/esterna azienda, identificazione target).
    ESEMPIO IN PUBBLICITA’: Verificare quelle informazioni che realmente vede il consumatore/cliente/collega che non sono presenti nei testi o nelle immagini usate.
  2. RICERCA SUL CAMPO
    (neuroricerca che fornirà risultati utili (motivazioni profonde e reali: pensieri, emozioni e sentimenti, che senza gli stimoli giusti emergerebbero mai) per progettare o ricalibrare la strategia di comunicazione, organizzazione eventi, redazione articoli)
    ESEMPIO: nella NeuroRicerca vengono usati vari strumenti e metodiche che permettono di “elicitare” un’intensità espressiva, una profondità di significati, uno spessore emozionale… che con altri metodi di ricerca e indagini tradizionali (es: indagini di mercato classiche, interviste tradizionali, focus group) non riuscirebbero a far emergere !
  3. PROGETTAZIONE STRATEGIA
    (sulla base del materiale scaturito dalla neuroricerca vengono identificate immagini, rielaborati testi, suoni, stile narrativo, etc. Usare lo stesso linguaggio metaforico cui ricorrono i nostri clienti, vuol dire “penetrare” direttamente nel loro “mondo inconscio”, cosa che consente di creare un legame forte con loro.
    ESEMPIO: se le aziende e i relativi responsabili (marketing, comunicazione, risorse umane, manager, titolari di azienda) riuscissero a comprendere quello che pensa realmente il consumatore/cliente (o competitor/concorrente, collega) e capire tutte metafore cui ricorre (da quelle più superficiali a quelle più profonde), pensare e progettare strategie di marketing e di comunicazione (non dimentichiamoci la formazione) del BRAND diverrebbero più EFFICACI permettendo così di AUMENTARE le PROBABILITÀ di ADERENZA e di ACQUISTO.
  4. REALIZZAZIONE STRATEGIA
    (campagna di comunicazione che tiene conto anche della variazione diamesica e dell’integrazione del messaggio in un’ottica integrata e coerente).
    ESEMPIO: comprendere la parte più profonda dell’essere umano (i nostri clienti, consumatori, etc., o quelli che vogliamo noi!) aiuta l’esperto di marketing ad entrare nella mente inconscia del cliente, permettendo così di realizzare campagne e messaggi più efficaci e/o “offrire” o realizzare/progettare prodotti che vanno a soddisfare i loro desideri/necessità/bisogni.
    In questo modo, vengono stimolate e poi attivate, tramite vari segnali, FRAME/CORNICI “silenziose”…
  5. FORMAZIONE INTERNA/ESTERNA
    (progettazione e erogazione NeuroFormazione a reparti di interesse, rete commerciale, aziende partner e agenzia di comunicazione).
    ESEMPIO: rendere veramente utile un percorso formativo, stimolando realmente la parte conscia e inconscia di ogni individuo, consente una “crescita”, non solo come persona, ma come elemento importante della stessa azienda. Di conseguenza, l’imprenditore avrà una visione/scansione reale del proprio organico aziendale (di se, dei colleghi, dei dipendenti), con la possibilità di valorizzare al massimo le doti e le caratteristiche di ciascuno.
    ESEMPIO 1: rendere i responsabili di marketing/comunicazione/risorse umane (o altro, come lo stesso manager) consapevoli e far comprendere che la loro “attività mentale” influenza le loro scelte strategiche e/o decisioni/risultati, dando luogo così ad una Profezia che si autodetermina.