Pubblicità: retail analysis, test di usabilità (per valutare i prodotti e i servizi digitali, come ad esempio un sito web o un portale, e verificare il coinvolgimento degli utenti), packaging (impiegato per ottenere un design delle confezioni che attiri maggiormente l’attenzione), product placement (per indicare il migliore posizionamento del prodotto sullo scaffale di un supermercato e la collocazione ottimale della pubblicità relativa ad un prodotto o ad un brand all’interno di una scena durante uno show televisivo).

Ergonomia: migliorare l’ergonomia dei dispositivi di interfaccia e, di conseguenza, la user experience. In particolare si possono valutare il coinvolgimento dell’utente, il carico di lavoro cognitivo che è richiesto per imparare ad usare il dispositivo, la soddisfazione o lo stress generati dal suo utilizzo.

Videogiochi: valutare il coinvolgimento dei giocatori, identificare le feature più interessanti e ottimizzare i dettagli dei giochi. È possibile calibrare adeguatamente la difficoltà in modo che un gioco risulti stimolante, ma non eccessivamente difficile.

Multimedia engagement: valutare un trailer cinematografico, un intero lungometraggio o persino un programma televisivo. L’obiettivo è sia comprendere l’andamento nel tempo del livello di coinvolgimento dell’audience, attraverso l’individuazione dei punti in cui vi sono elevati livelli di tensione o di sorpresa negli spettatori, sia aiutare a predirne il livello di successo.

Politica: per esempio misurando le reazioni degli elettori ai candidati durante comizi e discorsi.

Sport: monitoraggio e potenziamento delle performance degli atleti (neurocoaching).

Azienda: nella fase di recruiting (valutazione di resistenza allo stress) e di sviluppo del personale (valutazione di abilità di gestione e resistenza allo stress e massimizzazione delle performance).