Il 14 novembre del 1851 “Moby-Dick” di Herman Melville viene pubblicato per la prima volta da Harper and Brothers negli Stati Uniti

Il 14 novembre del 1851 “Moby-Dick” di Herman Melville viene pubblicato per la prima volta da Harper and Brothers negli Stati Uniti

Il 14 novembre 1851 fu pubblicato per la prima volta il romanzo ricco di avventure, “Moby Dick” (o The Whale), scritto dall’autore americano Herman Melville.

Melville è stato uno scrittore americano divenuto famoso per “Moby Dick”, la storia epica della folle ricerca del capitano Achab che attraversa gli oceani del mondo allo scopo di arpionare la balena bianca che gli aveva mozzato una gamba durante una spedizione precedente. Questo libro, sebbene conosciuto molto più di quanto sia stato effettivamente e interamente letto, è anche noto per la sua lunghezza e difficoltà. Tuttavia, fin dal suo esordio “Moby Dick” è stato considerato il più grande romanzo mai scritto da un americano.

Ma è possibile che Melville stesse descrivendo una balena che aveva visto nella realtà? Questa domanda sorge spontanea dal momento che lo stesso Melville fu marinaio prima su una nave mercantile, poi baleniera e gran parte dell’opera “Moby Dick” ruota attorno al mare. Melville scese dalla nave nell’estate del 1842 mentre si trovava alle Isole Marchesi nella Polinesia francese e trascorse un po’ di tempo nella zona insieme al suo amico Richard Tobias Greene, che era salpato con lui. Il suo primo libro, “Typee”, era basato sulle sue esperienze durante questo periodo.

Successivamente Melville tornò negli Stati Uniti in modo indiretto, prendendo parte lungo la strada a un ammutinamento a Tahiti a causa del quale fu brevemente imprigionato. Dopo essere tornato e aver raccontato le sue esperienze, fu incoraggiato dalla famiglia e dagli amici a scrivere tutto ciò che aveva visto e fatto. Melville trascorse un anno e mezzo a scrivere la sua famosa storia, attingendo alle proprie esperienze in mare. Descrisse attentamente come fosse la vita dei membri dell’equipaggio a bordo delle navi baleniere in quel momento. Affrontò sottilmente argomenti di classe sociale, il bene e il male e Dio.

Purtroppo, il suo iconico romanzo “Moby Dick” fu un grave fallimento commerciale dopo la sua uscita. L’opera venne accolta in modo deludente e vendette solo 3000 copie circa durante la vita di Melville. Al momento della sua morte nel 1891, “Moby Dick” fu completamente rimosso dalla produzione e si trovava a malapena nei negozi. Per tutto il XX secolo, Moby Dick divenne lentamente un nome familiare, guadagnandosi la reputazione di grande romanzo americano. È interessante notare come Melville avesse apportato un cambiamento all’ultimo minuto per la sua uscita in Gran Bretagna, optando per il titolo “The Whale”. Oltre a questo, Melville scrisse una serie di altri romanzi e racconti molto apprezzati, da “Benito Cereno” e “Billy Budd” a “L’uomo del fulmine”.

Moby Dick è, come abbiamo appena detto, la storia della ricerca del Capitano Achab per vendicarsi della balena che “raccolse” la sua gamba. La ricerca diventa un’ossessione e il romanzo è uno studio su come un uomo diventa un fanatico. Ma è anche un inno alla democrazia. Per quanto l’equipaggio sia piegato nella spaventosa crociata di Achab, è ugualmente l’immagine di una comunità cooperativa al lavoro: ognuno dipende da tutti gli altri, ogni individuo è responsabile della sicurezza di ciascuno. Tra l’equipaggio c’è Ismaele, il narratore del romanzo, un normale marinaio e uno straordinario lettore. Digressiva, allusiva, volgare, trascendente, la storia che Ismaele racconta è soprattutto un’educazione: nella pratica della caccia alle balene, nell’arte della scrittura.

L’immagine in cover è stata modificata, l’originale utilizzata si trova qui: www.depositphotos.com