Nel 1633 GALILEO GALILEI fu accusato di eresia per aver sostenuto l’idea che la terra orbita attorno al sole (ELIOCENTRISMO) e condannato alla reclusione domiciliare

Nel 1633 GALILEO GALILEI fu accusato di eresia per aver sostenuto l’idea che la terra orbita attorno al sole (ELIOCENTRISMO) e condannato alla reclusione domiciliare

Nel 1633 Galileo Galilei, che si era scontrato con la chiesa per le sue teorie sull’eliocentrismo e per aver insultato il suo vecchio amico papa Urbano VIII, si recò a Roma il 13 febbraio per affrontare un tribunale ecclesiastico con l’accusa di aver commesso eresia. L’astronomo italiano si trovò lì per essere processato davanti all’Inquisizione, accusato di aver difeso la teoria copernicana secondo cui la Terra ruota intorno al sole invece che il contrario.

Chiamato il padre della scienza moderna da Einstein, Galileo nacque in una famiglia di musicisti a Pisa. Dopo aver studiato matematica e filosofia naturale fu nominato alla Cattedra di Matematica nel 1589 prima di trasferirsi all’Università di Padova dove fece importanti scoperte nelle Scienze Fondamentali e Applicate. Questi includevano una bussola militare e una versione migliorata del telescopio. Con quest’ultimo fu il primo a identificare le lune di Giove e a descrivere la topografia della nostra Luna. In fisica Galileo condusse esperimenti con la gravità concludendo che tutti gli oggetti accelerano alla stessa velocità. Galileo ha pubblicato molte opere nel corso della sua vita, tra cui “The Starry Messenger” e “Dialogue Concerning the Two Chief World Systems”. Oggi le lune di Giove sono chiamate “lune galileiane” e la navicella spaziale Galileo è stata la prima a orbitare intorno al pianeta Giove.

La lunga faida di Galileo con la Chiesa cattolica romana sul fatto che la Terra girasse intorno al sole (la visione copernicana sostenuta da Galileo) o il Sole attorno alla Terra (la visione aristotelica riecheggiata nelle scritture) sembrò risolta amichevolmente nel 1632 prima della pubblicazione del “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”, un libro che il papa aveva permesso di pubblicare purché fossero incluse le sue opinioni sull’argomento.

Galileo le incluse, ma inspiegabilmente (perché nessun intento malevolo da parte di Galileo è mai stato provato) mise in bocca le parole di Urbano VIII al suo personaggio Simplicio, un difensore del geocentrismo aristotelico che fu spesso smentito e considerato una specie di sciocco. La cosa non andò molto bene e Galileo fu chiamato a Roma ad affrontare l’Inquisizione. Fu dichiarato colpevole e la sentenza fu severa: fu costretto a rinunciare all’eliocentrismo, il dialogo fu bandito e Galileo trascorse il resto della sua vita agli arresti domiciliari. Fu tuttavia fortunato in quanto la sentenza originale prevedeva la reclusione.

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