La musicalità comunicativa nell’interazione diadica madre-bambino – Parte 2° - di Alessandro Bigarelli

Musicalità comunicativa nell’interazione diadica madre-bambino – Parte 2°

La reciproca comprensione, il being together in time…
 

La musicalità comunicativa nell’interazione diadica madre-bambino – Parte 2°

La storia narrativo-dialogica dell’essere umano è fatta di ritmo intenzionale nella temporalità ed è contenuta nel suono e nello scambio vocale di ogni interazione diadica. Il sistema in grado di generare e regolare lo scorrere temporale e ritmico del processo neurale alla base della musicalità comunicativa viene definito da Trevarthen (1999) Intrinsic Motive Pulse, IMP.

La teoria della musicalità comunicativa

Si deve a Stephen Malloch (1999) l’esplicita formulazione della teoria della musicalità comunicativa, i cui tre parametri fondamentali sono: pulse, quality/phrase, narrative.
1. Pulse: ritmo, pulsazione, battito, il senso temporale e l’intensità del movimento vocale.
2. Quality/Phrase: qualità emozionale del fraseggio, sensibilità per le variazioni temporali come tono (pitch) e timbro della voce, controllo della modulazione prosodico-melodica (tensione/distensione di una sequenza di eventi sonori nel tempo). Il termine quality rimanda sia alle proprietà psicoacustiche dei vocalizzi (altezza, timbro, tono) sia all’intensità o densità dei movimenti fisici che li accompagnano. Col termine phrase si intende la sequenza vocale composta di uno o più vocalizzi e una pausa più lunga del consueto.
3. Narrative: episodi narrativi, accoppiamento di brevi sequenze temporali e intenzionali con altrettanto brevi comportamenti o esperienze interiori.

Being together in time

Il dialogo interattivo madre-bambino, caregiver-bambino, si sviluppa come una sonata a quattro movimenti e si attua nell’intenzionalità comunicativa, strutturale e gerarchica. Babytalk e maternese vanno intesi allora come dialogo emotivo-musicale di co-regolazione reciproca (Miall & Dissanayake, 2003). L’interazione diadica è fatta di variazioni e ripetizioni significative. La condivisione armonica di tale repertorio contiene il senso della reciproca comprensione e dell’appartenenza al mondo dell’altro: il sentimento del being together in time (Stern, 1985). La regolazione sincronico-affettiva dell’interazione è mediata dal ritmo: la synrhytmic regulation, il being moved-with others in Trevarthen.

Per Malloch, la musicalità comunicativa va intesa come abilità generale con la quale l’essere umano co-regola e co-ordina il ritmo e il contorno prosodico degli atti sensomotori creando unità significative.
La musicalità comunicativa per Damasio (1999) è un’esperienza basata sul tempo e sul ritmo dei movimenti che rimandano ai tempi e ai ritmi dei sentimenti e delle emozioni.
La musicalità comunicativa, infine, è soprattutto un processo ritmico innato che funge da supporto all’atto comunicativo e da collegamento tra espressione emozionale e movimento corporeo (Jan Cross, 2007).
L’intima condivisione di intenzioni e sentimenti durante l’interazione diadica è frutto del ritmo, dell’intonazione del dialogo e dei movimenti sincronizzati del bambino e col bambino.
Durante lo scambio vocale che si sviluppa per frasi (motivi e movimenti musicali), sono di fatti le pause, gli accenti, l’intonazione e il contorno prosodico a fornire le informazioni semantiche di elaborazione, anticipazione, imitazione e riproduzione.

Alessandro Bigarelli

 

BIBLIOGRAFIA

  • Cross, I. (2007). Music, culture and evolution. In M.Klockars and M.Peltome(Ebds.), Music meets medicine, pp.5-13, Helsinki: Gyllenberg Foundation.
  • Damasio, A. R. (1999). The feeling of what happens. New York: Harcourt Brace.
  • Malloch, S. (1999). Mothers and infants and communicative musicality, Musicae scientiae (Special Issue 1999-2000), pp. 29-57.
  • Malloch, S. Trevarthen, C. (2009-2010). Communicative musicality Exploring the basis of human companionship. Oxford: Oxford University Press.
  • Miall, D., Dissanayake, E. (2003). The poetics of babytalk, Human Nature, 14, 337-364.
  • Stern, D.N. (1985). The interpersonal world of the infant. A view from psychoanalysis and development pasychology. New York: Basic Books (ed. it. 1987).
  • Trevarthen, C. (1999). Musicality and the Intrinsic Motive Pulse: Evidence from human psychobyology and infant communication. Music science (Special Issue 1999-2000), pp. 155-215.

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