L'astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell'universo, come si è pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo solo un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune. Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell'evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri. Margherita Hack

Nostra signora delle stelle, Margherita Hack

Una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana contemporanea, scienziata…
 

L’astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell’universo, come si è pensato a lungo
e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi.
Siamo solo un minuscolo pianeta
attorno a una stella molto comune.
Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell’evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri.

Margherita Hack

Nel 1922 a Firenze nasce Margherita Hack, una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana contemporanea, scienziata, astrofisica e divulgatrice scientifica italiana, scrittrice feconda e figura carismatica di animo sensibile alle problematiche civili della contemporaneità. Colei che ha dato un notevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle; il trattato “Stellar Spectroscopy”, scritto a Berkeley dalla Hack nel 1959 assieme a Otto Struve, è considerato ancora oggi un testo fondamentale.

Nel 1964 ottenne la cattedra di astronomia divenendo professore ordinario presso l’Istituto di Fisica Teorica dell’Università di Trieste. Lì diede vita nel 1980 ad un “Istituto di Astronomia” che fu poi sostituito nel 1985 da un “Dipartimento di Astronomia”: Margherita Hack ne fu direttrice fino al 1990, diventando così la prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico.

Le sue opere di divulgazione scientifica hanno avvicinato gli italiani allo spazio e alle stelle, era la figura di riferimento da chiamare nelle trasmissioni televisive.
Nel tempo ha collaborato con numerosi giornali e periodici specializzati, fino a fondare la rivista “L’Astronomia” nel 1978, di cui sarà il direttore a vita.

Il 1° agosto del 1995 venne scoperto e osservato per la prima volta un corpo celeste appartenente alla fascia principale di asteroidi, collocato orientativamente nello spazio che intercorre tra le orbite di Marte e Giove.
I suoi scopritori, Andrea Boattini e Luciano Tesi dell’Osservatorio astronomico di San Marcello Pistoiese, decisero di intitolarlo alla Hack dandogli il nome: “8558 Hack”.

per approfondimenti: biografieonline.it

0 comments on “Nostra signora delle stelle, Margherita HackAdd yours →

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.