OGGI nasceva Pietro Mascagni, musicista di successo, compositore di musiche per il cinema e direttore d’orchestra italiano

OGGI nasceva Pietro Mascagni, musicista di successo, compositore di musiche per il cinema e direttore d’orchestra italiano

A un concorso indetto dall’editore musicale Sonzogno, Mascagni presenta la sua terza opera…
 
Fior di giaggiolo, gli angeli belli stanno a mille in cielo, ma bello come lui ce n’è uno solo.
Pietro Mascagni (Cavalleria rusticana)

OGGI nasceva Pietro Mascagni, musicista di successo, compositore di musiche per il cinema e direttore d’orchestra italiano

Nonostante i suoi genitori avessero concepito per il figlio una carriera legale, Pietro Antonio Stefano Mascagni (7 dicembre 1863 – 2 agosto 1945) riceve nella sua città nativa Livorno una formazione privata. Tuttavia, quando inizia a studiare con il direttore del neonato Istituto Musicale Livornese, suo padre gli proibisce ulteriori studi musicali fino a quando uno zio scapolo non intercorre per offrire al giovane Pietro una casa e mezzi per finanziare la sua formazione. Così, quando Mascagni arriva al Conservatorio di Milano, rimane solo due anni prima di intraprendere una travagliata carriera come membro dell’orchestra e direttore occasionale di compagnie di operette itineranti. Dopo il matrimonio con Lina Carbognani nel 1889, si stabilisce in Puglia come istruttore di musica. A un concorso indetto dall’editore musicale Sonzogno, Mascagni presenta la sua terza opera, “Cavalleria Rusticana”, nel febbraio 1890. Alla sua prima romana del 17 maggio di quell’anno, un successo senza precedenti spinge il compositore da promettente provinciale a maestro appena coniato. Questo si rivela un esempio di verismo (realismo operistico) che eserciterà una notevole influenza. L’anno successivo Mascagni gode di un risultato più silenzioso con “L’Amico Fritz”. L’opera lirica “Silvano” riporta al verismo nel 1895, sebbene l’accoglienza sia meno positiva di quella accordata a “Iris”, un sostanziale successo che nel 1899 porta un tema orientale iperintenso (ambientata in Giappone). Entrambi forniscono arie popolari per tenore. Ricorrentemente, il compositore si rivolge ai temi della perdita nella scelta dei suoi libretti, ricordando la desolazione provata alla morte di sua madre quando aveva solo 10 anni. Mascagni continua a comporre nel nuovo secolo, completando “Isabeau” nel 1911, “Parisina” nel 1913, “Lodoletta” nel 1917 e “Il piccolo Marat” nel 1921. La varietà di stili nelle sue opere – la passione siciliana e il calore della “Cavalleria Rusticana”, il sapore esotico di “Iris”, la brezza idilliaca che arieggia nell’affascinante “L’amico Fritz” e “Lodoletta”, il chiaroscuro gallico di “Isabeau”, il potere d’acciaio e veristico de “Il piccolo Marat”, il postromanticismo troppo maturo della lussureggiante “Parisina” – dimostrano una versatilità che supera persino quella di Puccini. Come con l’opera in tre atti “Nerone” (l’ultima del compositore), scritta nel 1935 per compiacere il regime, Mascagni esplora spesso i limiti estremi della possibilità vocale con tessiture punitive e volume inesorabilmente alto. Pietro Mascagni appare occasionalmente come direttore d’orchestra, più positivamente in Italia che in un tour americano mal concepito nel 1902-03. Come direttore infatti lavora alla Scala di Milano, sempre più associato al regime di Mussolini. Muore a Roma nel 1945. Mascagni scrisse un totale di diciassette opere e operette, diverse opere orchestrali e vocali, oltre a canzoni e musica per pianoforte. Riscosse un immenso successo durante la sua vita, sia come compositore che come direttore della sua musica e di quella di altre persone. Sebbene considerato dai seguaci occasionali dell’opera come un compositore unico, Pietro Mascagni, a parte “Cavalleria Rusticana”, scrisse altre opere di interesse e di una certa qualità: il comico accattivante “L’amico Fritz”, la drammatica “Iris” e “Il Piccolo Marat” testimoniano una diversità di umori e modi. Tuttavia, la prima opera di Mascagni ebbe un tale successo che gli sforzi successivi semplicemente non potevano eguagliare quel trionfo iniziale. Compositore e direttore d’orchestra italiano, Pietro Mascagni è infatti ricordato principalmente come compositore dell’opera in un atto “Cavalleria rusticana”. Se non ha mai ripetuto il successo internazionale della “Cavalleria” è stato probabilmente perché Mascagni ha rifiutato di imitare se stesso.

In cover: Pietro Mascagni. L’immagine è stata adattata, l’originale si trova qui: biografieonline.it

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