La serie tv Mindhunter (creata da Netflix) ha radici nella realtà ispirandosi a personaggi che hanno generato la scienza criminologica o “Profiling”.

Mindhunter: Quando iniziò lo studio della mente dei serial killer

La serie TV è ispirata a coloro che hanno dato origine al “Profiling”…
 

Quando la mente dei serial killer cominciò ad essere studiata: Mindhunter

La serie tv Mindhunter ha radici nella realtà ispirandosi a personaggi che hanno generato la scienza criminologica o “Profiling”.  Supervisionati dalla dottoressa Wendy Carr, l’agente Bill Tench, insieme al collega dell’unità di scienze comportamentali Holden Ford intervista i criminali più feroci già consegnati alla giustizia allo scopo di comprenderne i processi mentali, identificare degli items di analisi per poi usarli per risolvere i casi del momento o prevenirne altri.

Douglas (nella fiction, Holden Ford), che ora ha 72 anni, è considerato uno dei primi profiler criminali negli Stati Uniti. Dopo aver prestato servizio nell’Air Force, nel 1970 è andato a lavorare per l’FBI, prima come cecchino nel team SWAT e successivamente come negoziatore di ostaggi. Nel 1977, si è trasferito all’Unità di scienze comportamentali (BSU) dove ha creato il programma di profilazione criminale dell’FBI. Come parte del suo lavoro, Douglas ha viaggiato per il paese intervistando serial killer, trasgressori sessuali violenti e assassini, inclusi i famosi detenuti David Berkowitz (alias Son of Sam), Ted Bundy, John Wayne Gacy e Charles Manson.

Ressler (nella fiction, Bill Tench), scomparso nel 2013 all’età di 76 anni, è anche un agente dell’FBI cui viene spesso attribuita la creazione del termine “serial killer“. Dopo aver prestato servizio nell’esercito, Ressler è entrato nell’FBI nel 1970 ed è stato reclutato nel BSU. Oltre a intervistare serial killer, Ressler è stato determinante nella creazione del database VICAP (Violent Criminal Apprehension Program). Inoltre, il personaggio della psicologa (nella fiction, Wendy Carr), che si ispira alla dott. Ann Wolbert Burgess, una giovane donna che studia il trauma e l’impatto degli abusi sulle vittime, in particolare quando si tratta di serial killer, stupratori e rapitori. Nel corso della sua carriera ha lavorato a lungo con l’Unità di Scienze Comportamentali dell’FBI.

Infine, in Mindhunter ci sono attori che riportano su schermo versioni di serial killer della vita reale: Dennis Rader (noto anche come BTK Killer), che ha assassinato 10 persone nel Kansas tra il 1974 e il 1991, interpretato da Sonny Valicenti; Edmund Emil Kemper III (noto anche come Co-ed Killer), che ha assassinato diverse donne negli anni ’70, insieme a sua madre e ai nonni paterni, interpretato da Cameron Britton; e Jerry Brudos (noto anche come Shoe Fetish Slayer), che uccise almeno quattro donne in Oregon alla fine degli anni ’60, interpretato da Happy Anderson.

La cosa interessante è che la spinta dello spettacolo, non riguarda necessariamente la cattura di nuovi serial killer, ma riguarda il lavoro che Douglas e Ressler fecero negli anni ’70 per spingere l’FBI verso l’utilizzo della psicologia per capire meglio questi tipi di assassini e forse renderli più efficaci nel catturarli.

Info: www.netflix.com

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