TRASCENDENCE - Prospettive e rischi del pensiero tecnologico (prima parte)

TRASCENDENCE – Prospettive e rischi del pensiero tecnologico (prima parte)

In filosofia per trascendenza si intende lo stato o la condizione del principio divino o dell’essere che è al di là di ogni cosa, di ogni esperienza umana (in quanto esperienza di…
 

TRASCENDENCE – Prospettive e rischi del pensiero tecnologico (prima parte)

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Zarathustra invece guardò meravigliato la folla.
Poi parlò così: L’uomo è una corda tesa tra la bestia
e l’Oltreuomo – una corda al di sopra di un abisso
Nietzsche, Così parlò Zarathustra

In filosofia per trascendenza si intende lo stato o la condizione del principio divino o dell’essere che è al di là di ogni cosa, di ogni esperienza umana (in quanto esperienza di cose) o dell’essere stesso. Platone aveva parlato del Bene, come principio supremo di tutto ciò che è, paragonabile come tale al sole che fa vivere e rende visibili tutte le cose, al di là della sostanza. Plotino, facendo sua la lezione platonica, sostiene che l’Uno non solo è al di là della sostanza, ma è al di là dell’essere e della mente. Secondo Platone, e secondo la lettura del neoplatonismo, la destinazione dell’uomo è, nel consacrarsi alla ricerca della Sophia Perennis,  un percorso di ascesa che lo renda, come viene espresso nel dialogo il Teeteto, “simile al dio”che Dante, nel Canto I del Paradiso, chiama trasumanare. Questo trasumanar che “significar per verba non si poria” ha una connotazione del tutto spirituale.

É possibile una trascendenza meccanica attraverso un upload della coscienza, della rete neurale, in un software? Cosa accadrebbe se questo fosse tecnicamente possibile?

Questa è la domanda fondamentale a cui Trascendence, film del 2014 diretto da Wally Pfister, cerca di fornire una risposta.

A seguito di un attentato compiuto dai Neoluddisti[1], gruppo sovversivo contrario all’uso smodato dell’Intelligenza Artificiale, il dottor Will Caster (interpretato da Johnny Depp), il più importante ricercatore nel campo dell’Ia che stava lavorando per creare una possibile ibridazione tra cervello umano e computer, viene avvelenato mortalmente. La moglie Evelyn, per farlo sopravvivere in quale modo, “carica” la mente in un computer, il PINN, una rete neurale artificiale indipendente. L’accesso a Internet e a tutte le banche date mondiali, fa ascendere Will (Wille zur Macht – Volontà di Potenza) a condizione di divinità, un Deus ex Machina (che ricorda la Macchina che compare nelle scene finali di Matrix 3), che, attraverso la nanotecnologia, assume un potere smisurato di creazione, distruzione e rigenerazione degli esseri umani e della natura.

La trama del film tocca direttamente il nucleo  del Transumanesimo, un movimento culturale che sostiene l’uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l’invecchiamento, in vista anche di una possibile trasformazione post-umana, una ibridazione tra il meccanico e l’apparato organico. É stupefacente la similarità con il progetto Neuralink di Elon Musk.

La storia della letteratura e del cinema annovera innumerevoli esempi di umanoidi, cyborg a partire dal Frankenstein di Mary Shelley, i Robota di Karel Capek, il robot del prof. Rotwang in Metropolis di Lang per passare ai più contemporanei robot di Isaac Asimov, i Cyberman in Doctor Who, i Cybor di Terminator, gli Androidi di Blade Runner.

Il movimento del transumanesimo trae grande ispirazione anche dall’arte contemporanea ad esempio Santa Orlan e Sterlac con la sua Cyborg Antropology[2].

Quali sono i principi del transumanesimo? Secondo il Manifesto dei Transumanisti italiani (trovabile facilmente in rete) “L’idea cardine del transumanesimo può essere riassunta in una formula: è possibile ed auspicabile passare da una fase di evoluzione cieca ad una fase di evoluzione autodiretta consapevole. Siamo pronti a fare ciò che oggi la scienza rende possibile: prendere in mano il nostro destino di specie. Siamo pronti ad accettare la sfida che proviene dai risultati delle biotecnologie, delle scienze cognitive, della robotica, della nanotecnologia e dell’intelligenza artificiale, portando questa sfida su un piano politico e filosofico, per dare al nostro percorso un senso e una direzione”.

Il Transumanesimo prevede la possibilità di ri-progettare la condizione umana attraverso le innovazioni tecnologiche.

In queste poche righe è possibile notare quanto questo tipo di “trasumanare” sia  opposto a quello dantesco. Laddove in quest’ultimo l’idea di trascendenza è affidata a un percorso spirituale e ascensionale esemplificato dal viaggio del Poeta, nel Transumanesimo, l’andare oltre la dimensione umana, rimane ancorato alla dimensione materiale e materialistica.

[1] Il Luddismo è stato un movimento di protesta operaia, sviluppatasi all’inizio del XIX secolo in Inghilterra caratterizzato dalla distruzione delle macchine industriali.
[2] Non possiamo dimenticare in questa breve rassegna l’Automa Cavaliere di Leonardo da Vinci e, a livello filosofico, la concezione meccanicistica della res extensa di Cartesio.

Nicola Carboni

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