Charles Lindbergh e il primo volo aereo transatlantico in solitaria no-stop

Charles Lindbergh che nel 1927 compì il 1° volo aereo transatlantico in solitaria senza scalo

Sul monoplano Spirit of St. Louis…
 

La vita è il culmine del passato,
la consapevolezza del presente,
l’indicazione del futuro oltre la conoscenza,
la qualità che dà un tocco di divinità

Charles Lindbergh

Ricordiamo colui che nel 1927 compì il primo volo aereo transatlantico in solitaria senza scalo: Charles Lindbergh

Charles Augustus Lindbergh, il pilota americano che raggiunse la fama mondiale quando fece il primo volo senza scalo attraverso l’Atlantico, nacque il 4 febbraio 1902 a Detroit. Il futuro aviatore, di origini svedesi, è l’unico figlio della sua adorata madre. Cresce a Little Falls, Washington DC, dopo che suo padre era diventato un membro del Congresso del Minnesota nel 1906. I suoi genitori si separano quando Charles ha cinque anni, ma non divorziano.

Charles Lindbergh vive con sua madre pur non amando Washington, la vita cittadina e la politica. Possiede la sua prima pistola all’età di sei anni e inizia a guidare una macchina, una Ford Model-T, a undici. Appassionato di auto e disinteressato alle ragazze, nel 1922 abbandona il suo corso di ingegneria all’Università del Wisconsin per prendere lezioni di volo.

Nel 1926 si laurea e diviene capo di un modesto servizio di posta aerea, sorvolando la rotta tra St. Louis, Missouri e Chicago. Viene poi finanziato da un gruppo di uomini d’affari di St. Louis perché partecipi al premio Orteg da $ 25.000, offerto per il primo volo senza scalo da New York a Parigi.

Lindbergh ha venticinque anni quando compie il suo epico volo sul monoplano Spirit of St. Louis.

Nel 1929 sposa Anne Morrow, figlia di un futuro senatore degli Stati Uniti e spirito affine, che lo accompagnò come navigatore, operatore radiofonico e copilota su molti voli. La stampa dà numerosi soprannomi a Lindbergh: “L’aquila solitaria”, “pazzo volante”, etc. Nonostante ciò Lindbergh si dimostra troppo riservato, orgoglioso e perspicace per sentirsi a suo agio come un eroe dei media. ‘Preferisco l’avventura alla sicurezza’, scrisse nel suo diario.

Lui e sua moglie furono tormentati incessantemente da reporter e ammiratori, e non solo. Tanto che nel 1932 il loro figlio di due anni, un altro Charles Augustus, viene rapito dalla loro casa nel New Jersey e assassinato. Il crimine mette in ginocchio l’aviatore e sua moglie. Il colpevole viene processato tre anni dopo ma, nonostante ciò, la coppia decise di trasferirsi in Europa con gli altri due figli piccoli.

Tra il 1936 e il 1939 visita più volte la Germania nazista nutrendo simpatia per la sua potenza militare, cosa che lo mise in cattiva luce rispetto all’allora presidente americano Roosevelt. Già colonnello dell’aviazione militare americana e poi consulente sul campo per sviluppare nuove tecniche di pilotaggio.

Partecipa a varie missioni di combattimento e bombardamento contro i giapponesi. Vince il Premio Pulitzer per il suo libro “The spirit of St. Louis”. Trasferitosi poi nelle Hawaii, Charles Lindbergh muore nel 1974, all’età di settantadue anni.

In cover: Charles Lindbergh. L’immagine è stata adattata, la foto originale è qui 

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